"Quelli che sono ancora esposti alla guerra dei vizi, non devono assolutamente assumersi l'incarico di insegnare agli altri esercitando la predicazione...se invece hanno domato le guerre delle tentazioni e sono ormai sicuri della tranquillità interiore, fanno bene a dedicarsi alla custodia della anime".
Commento morale a Giobbe, V, XXIII, 21. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p.301.
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