"Chi è arrogante non sa comunicare con umiltà ...Infatti quando insegna dà l'impressione che si tratti di qualcuno che, stando sulla cima di una montagna, guardi i suoi uditori dall'alto in basso...Il vero dottore invece rifugge da questo atteggiamento superbo....perché suo scopo è quello di scuotere il cuore degli uditori. Perciò egli espone con la parola e mostra con la vita l'umiltà, che è maestra e madre di tutte le virtù, presentandola ai discepoli di Gesù, che è la verità, più con l'esempio che con le parole (Humilitatem namque quae magistra est omnium materque virtutum, et loquendo dicere, et vivendo conatur ostendere, ut eam apud discipulos veritatis plus moribus quam sermonibus eloquatur)".
Commento morale a Giobbe, V, XXIII, 23.24. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p.303.
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