@ - Dal 6 agosto il Green Pass diventerà obbligatorio per molte attività al chiuso. Anche la comunità cattolica si sta organizzando per adeguarsi e permettere ai fedeli di partecipare agli eventi e di accedere alle strutture. La Cei (Conferenza episcopale italiana) ha inviato una lettera ai vescovi e alle parrocchie con una "scheda informativa” con lo scopo di «orientare la vita delle comunità nei prossimi mesi».
Nella lettera si legge che il pass non sarà richiesto «per partecipare alle celebrazioni liturgiche», ma resterà obbligatoria l'osservanza delle regole già vigenti: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote.
Niente green pass nemmeno per le processioni, ma vige l'obbligo di «indossare la mascherina e di mantenere una distanza interpersonale di 2 metri per coloro che cantano e 1,5 metri per tutti gli altri fedeli», nonchè evitare assembramenti.
La certificazione sarà obbligatoria, dal 6 agosto anche per altri eventi organizzati dalla parrocchia, come sagre e fiere, convegni e congressi, piscine, palestre, sport di squadra, per centri culturali e sociali, limitatamente alle attività al chiuso. Sono esclusi dall'obbligo di presentare la certificazione i partecipanti dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione, quindi per le persone dei centri estivi parrocchiali, come gli oratori estivi.
La Cei sottolinea nella lettera: «Raccomandiamo, ove ricorrano condizioni di sicurezza, di non far mancare al nostro popolo questi gesti di preghiera, partecipazione e speranza perché la Chiesa sia presente». E ribadisce l'importanza di adeguarsi alle regole: «Si sta costruendo il Paese del futuro. Non è tempo di inutili contrapposizioni, ma di dialogo aperto: in gioco c'è il futuro dei nostri ragazzi».
Il Green Pass sarà necessario anche per partecipare ai ricevimenti dopo le celebrazioni religiose (feste di nozze, battesimi o altre ricorrenze). Sono esenti dall'obbligo del pass i minori di età inferiore ai 12 anni e i soggetti sulla base di certificazione medica. Il controllo della certificazione spetta agli organizzatori dell'attività.
La Cei sottolinea nella lettera: «Raccomandiamo, ove ricorrano condizioni di sicurezza, di non far mancare al nostro popolo questi gesti di preghiera, partecipazione e speranza perché la Chiesa sia presente». E ribadisce l'importanza di adeguarsi alle regole: «Si sta costruendo il Paese del futuro. Non è tempo di inutili contrapposizioni, ma di dialogo aperto: in gioco c'è il futuro dei nostri ragazzi».
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