@ - Dopo giorni di imbarazzato silenzio la Cei ha risposto alle accuse di avere finanziato la ong di Luca Casarini spiegando che non è stata «mai sostenuta in modo diretto la Mediterranea Saving Humans – APS»: i vescovi «hanno solo accolto una richiesta presentata da due diocesi in una cornice ampia che prevede, secondo il magistero di Papa Francesco, l’accoglienza, la protezione, la promozione, l’integrazione dei migranti e la cura e l’assistenza agli sfollati in zona di guerra in Ucraina».
Migranti, la Cei conferma il caso Casarini: «Abbiamo finanziato ma non in modo diretto, 400 mila euro in 2 anni a due diocesi»© - licenza temporanea -
Praticamente una conferma alle indiscrezioni che erano circolate e pubblicate da Panorama nei giorni scorsi, mettendo in difficoltà anche il Vaticano, poiché Casarini è ormai diventato uno dei consiglieri di Francesco in materia di immigrazione e per questo invitato come osservatore persino al Sinodo sulla Sinodalità e di recente a Marsiglia, dove due mesi fa si è tenuto il vertice tra le conferenze episcopali dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
La nota della Cei approvata dal cardinale Zuppi precisa che il sostegno è «nettamente inferiore rispetto a quello riportato sulla stampa: 100mila euro a ciascuna diocesi nel 2022 e così pure nel 2023». Per un totale, in due anni, di 400 mila euro.
I vescovi nella nota dicono di essere stati «pretestuosamente chiamati in causa» nel contesto dell’inchiesta della Procura ddi Ragusa a carico di “Mediterranea Saving Humans – APS” per presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e presunta violazione del codice della navigazione. Aggiungono anche che in quel contesto sono «state avanzate accuse diffamatorie nei confronti di persone e istituzioni ecclesiastiche, a partire da alcune chat usate in modo strumentale e improprio. Una pratica questa che, contro chiunque venga utilizzata, merita sdegno e disappunto».
Il riferimento probabilmente è ad alcune frasi intercettate relative alle conversazioni attribuite a Giuseppe Caccia, ex assessore dei Verdi e socio di Casarini nella Idra Shipping. «Posso dire che i nostri amici vescovi bergogliani sono un po’ dei coglioni a decidere di non gestirsi pubblicamente alla grande il rapporto con noi?»
La Cei non deve avere gradito questo passaggio e ribadisce che «nel pieno rispetto della magistratura e nonostante non ci sia alcuna contestazione a carico della comunità ecclesiale, abbiamo volutamente atteso che l’iter giudiziario seguisse il suo corso prima di intervenire sulla vicenda». In ogni caso la Chiesa ribadisce che continuerà a schierarsi dalla parte di chiunque soffre fuggendo da guerre, violenze e povertà. L’impegno della Chiesa è combattere l’illegalità con la legalità, evitando che il Mediterraneo diventi sempre più un cimitero: ogni vita va salvata! La Chiesa è l’unica istituzione a finanziare attualmente con continuità e ingenti risorse progetti di sviluppo nei Paesi poveri o in situazioni di particolare difficoltà: circa 80 milioni di euro l’anno; a sostenere e promuovere insieme ad autorità di Governo e altre Istituzioni i corridoi umanitari – tre sono in arrivo proprio in questi giorni – unica alternativa legale e sicura ai viaggi della morte; a garantire l’accoglienza ai profughi: circa 50.000 nel solo primo semestre 2023 nel nostro Paese. Il tutto nella massima trasparenza e rintracciabilità. Rinnoviamo l’invito ad affrontare il problema epocale delle migrazioni, sfuggendo alla polarizzazione del “tutti dentro o tutti fuori”, attraverso un sistema che dia garanzie e che combatta l’illegalità”.
Casarini ha reagito, in questi giorni, alle indiscrezioni dicendo che «dalla Cei non abbiamo mai preso un centesimo. Ha una reputazione assai più solida della mia quindi spero facciano uno strappo alla regola del 'Fratelli tuttì, chiedano un risarcimento danni e lo devolvano al salvataggio in mare. I nostri bilanci sono pubblici, depositati alla Camera di commercio e all'Agenzia delle entrate. Facciamo la questua pubblicamente. Eravamo stupiti, entusiasti per essere riusciti a coinvolgere anche i vescovi nel progetto di Mediterranea: salvare vite. Ne ho parlato anche con Papa Francesco».
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