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lunedì, dicembre 15, 2025

La richiesta del papa a Donald Trump

 - Papa Leone XIV è intervenuto con un messaggio fermo e insolitamente diretto rivolto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: non indebolire il legame storico tra Washington e l’Europa. In un contesto internazionale segnato da incertezze e tensioni, Leone XIV ha sottolineato che smantellare questa alleanza transatlantica significherebbe mettere a rischio decenni di cooperazione, avvertendo che escludere l’Europa dalle principali decisioni strategiche comporterebbe conseguenze gravi sia per la pace sia per la stabilità globale.

La richiesta del Papa a Donald Trump

Riferendosi alle recenti dichiarazioni di Trump — che auspicavano una sorta di rottura con l’Europa — il pontefice ha osservato, come riportato da POLITICO, che «i commenti fatti sull’Europa nelle interviste recenti… credo che stiano cercando di smantellare quella che considero un’alleanza molto importante per oggi e per il futuro». Non si è trattato, dunque, di un richiamo formale, ma di una preoccupazione concreta: per il Vaticano l’unità dello spazio euro-atlantico resta fondamentale in una fase di conflitti e riposizionamenti strategici.

Leone XIV ha inoltre insistito sul fatto che qualsiasi tentativo di risolvere le crisi attuali — in particolare la guerra tra Russia e Ucraina — senza una partecipazione attiva dei Paesi europei sarebbe irrealistico e perfino pericoloso, poiché il conflitto si svolge in territorio europeo e coinvolge direttamente la sicurezza del continente.

La richiesta del Papa a Donald Trump

Che cosa ha detto Trump?
In un’intervista a POLITICO (nel podcast The Conversation), Trump ha definito presidenti e primi ministri europei «deboli», aggiungendo che «non sanno cosa fare». Le sue parole sono arrivate dopo la presentazione del piano di pace dell’amministrazione statunitense per l’Ucraina, un disegno che ha lasciato Bruxelles ai margini e che ha attirato critiche sia da Zelensky sia dai principali alleati europei.

Su questo punto, Leone XIV — sempre secondo POLITICO — ha riconosciuto che «è un programma che il presidente Trump e i suoi consiglieri hanno elaborato. È il presidente degli Stati Uniti e ha il diritto di farlo». Tuttavia, il pontefice ha tracciato un limite chiaro: il diritto di proporre un piano non significa che esso sia realistico o praticabile.

Per Leone XIV, mettere da parte l’Europa è un errore di fondo. POLITICO riporta le sue parole: «Penso che il ruolo dell’Europa sia molto importante. Cercare un accordo di pace senza includere l’Europa nei colloqui non è realistico. La guerra è in Europa. E nelle garanzie di sicurezza che si cercano oggi e in futuro, l’Europa deve far parte del processo».
Un appello al cuore di un’alleanza storica
L’intervento del Papa è arrivato in un momento in cui le relazioni tra Stati Uniti ed Europa sono sotto pressione, complicate dall’approccio della Casa Bianca alla politica estera. Nella sua analisi, alcune delle recenti affermazioni e proposte provenienti da Washington rischiano di fratturare quella che è stata «una vera alleanza» per molti anni, costruita non solo su cooperazione militare, ma anche su una visione comune del mondo.

Il pontefice ha richiamato l’attenzione anche sulla nuova strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che ha provocato discussioni tra i leader europei per il suo tono e per la percezione di un orientamento più unilaterale, incentrato sugli interessi americani piuttosto che sulla tradizionale collaborazione atlantica. Per Leone XIV, differenze di questo tipo vanno affrontate con dialogo e rispetto reciproco, non con distanze unilaterali che rischiano di emarginare partner storici.

La richiesta del Papa a Donald Trump

Guardando oltre l’immediato, Leone XIV ha invitato i responsabili politici a pensare alle generazioni future, per le quali la cooperazione tra Stati Uniti ed Europa potrebbe rappresentare l’unica garanzia contro guerre, crisi economiche e minacce alla democrazia.

Il suo appello è giunto mentre in diverse capitali europee si discute come interpretare i segnali contrastanti provenienti da Washington. Sebbene non vi siano indicazioni di un imminente cambiamento della postura americana, l’intervento del Papa ha messo in rilievo l’importanza di mantenere un dialogo aperto e costruttivo, anche quando le priorità strategiche divergono.

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