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mercoledì, novembre 15, 2023

Papa Francesco conferma lo storico divieto: «Fuori i massoni dalla Chiesa», vale anche per i singoli ecclesiastici iscritti alle logge

@ - Niente massoni nella Chiesa di Papa Francesco. Il divieto vale anche per i vescovi iscritti in qualche loggia. Il 13 novembre scorso dopo aver sentito il suo nuovo Prefetto del Dicastero della Fede, l'argentino Manuel Tucho Fernandez, Bergoglio ha stabilito che restano ancora validi i veti di far parte della Massoneria.

Papa Francesco conferma lo storico divieto: «Fuori i massoni dalla Chiesa», vale anche per i singoli ecclesiastici iscritti alle logge© Ap

La questione piuttosto spinosa e delicata è stata sollevata da un vescovo filippino, Julito Cortes poichè a Dumaguete, la sua diocesi, sembra sia interessata al fenomeno con un crescente numero di fedeli che aderiscono alle logge. Come vanno trattati? La posizione della Chiesa nei secoli è cambiata?

«L'adesione alla massoneria è assai rilevante nelle Filippine e riguarda non solo coloro che sono formalmente iscritti alle logge, ma più in generale un grande numero di simpatizzanti e associati, i quali sono personalmente convinti che non vi sia alcuna opposizione tra l'appartenenza alla Chiesa e quella alle logge» anticipa il chiarimento al vescovo che, naturalmente, vale come delucidazione per l'intero episcopato mondiale. Sono circa seicento i pronunciamenti della Chiesa cattolica contro la massoneria: dalla bolla di scomunica 'In eminenti apostolatus specula' (1738) di Papa Clemente XII (che si dice la abbia firmata quando ormai era cieco) alla dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del 26 novembre 1983, redatta dall'allora cardinale Joseph Ratzinger e approvata da san Giovanni Paolo II.

La dottrina, viene ricordato dal cardinale Tucho Fernandez, stabilisce che è assolutamente proibito diventare massoni perchè inconciliabile con i principi cristiani. A tal proposito ha ritenute valide due fonti, la dichiarazione del 1983, firmata dall'allora cardinale Ratzinger sotto il pontificato di Giovanni Paolo II e una linea guida della conferenza episcopale filippina.

Le sanzioni (ancora in vigore) cui vanno incontro gli iscritti alla massoneria prevedono il riconoscimento di uno stato «di peccato grave che non permette di accostarsi alla santa comunione». Il Vaticano suggerisce così al vescovo filippino di consultarsi anche con gli altri vescovi e iniziare a fare una predicazione parrocchia per parrocchia per spiegare bene ai fedeli perchè non è possibile essere massoni e offrire tutte le ragioni della inconciliabilità. Una questione che vale anche « per i singoli ecclesiastici iscritti alle logge».

Le ragioni di questa inconciliabilità fanno riferimento alle radici illuministe. Per lungo tempo la Chiesa ha giudicato la massoneria responsabile di attività sovversiva nei suoi confronti, per esempio durante tutto il Risorgimento. In una enciclica “Humanum Genus” Leone XIII intravedeva nella massoneria idee filosofiche e concezioni morali opposte alla dottrina cattolica. La questione indigesta è che la Massoneria metterebbe al centro del pensiero massonico il concetto del “Grande Architetto dell’Universo”, praticamente una concezione politeista. Questa rappresentazione rimane contrastante con i fondamenti della concezione di Dio propria dei cristiani e della loro risposta all’unico Dio che li interpella in Gesù Cristo unico Signore.

L'aspetto buffo è che due anni fa, per la seconda volta nell'arco di qualche mese, Papa Francesco aveva raccolto il plauso della Massoneria e l'incoraggiamento a rafforzare il concetto di fratellanza, una parola che Bergoglio aveva messo al centro dell'importante documento inter-religioso siglato con il Grande Imam di Al Azhar negli Emirati Arabi Uniti. Poco dopo la Gran Loggia spagnola aveva diffuso un messaggio pubblico in cui invitava «tutti i massoni del mondo a unirsi alla petizione di Papa Francesco per la fratellanza tra persone di diverse religioni».

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