"Per quanto puoi prendi posizione a favore dei poveri e degli oppressi (opponere se pro pauperibus, pro oppressis debet). Anche se non riesci ad essere loro utile è sufficiente, davanti a Dio onnipotente, esserti dato pensiero di loro (ipsa omnipotenti Deo mentis devotio sufficit quam dedit)....Se constati che le tue forze non bastano, non ti preoccupare, perché colui che scruta i cuori capirà (qui inspector est cordis, ipse intellegit). In tutto quello che fai cerca di essere in accordo con chi conosce il tuo cuore (In omne ergo quod agis, inspectorem cordis appete habere placatum) ed esegui sempre ciò che fa piacere a lui. Le minacce e i favori umani sono simili al fumo, che scompare al primo venticello, mentre di questo sii certo: nessuno può piacere a Dio e ai disonesti (Hoc certissime scito, quia placere Deo et pravis hominibus nullus potest)".
(Lettere, X, 15. Città Nuova Editrice, Roma 1998, p. 553).
Nessun commento:
Posta un commento