"La sacra Scrittura si presenta agli occhi della nostra mente
come uno specchio,
in cui contemplare il nostro volto interiore.
Scriptura Sacra mentis oculis
quasi quoddam speculum opponitur,
ut interna nostra facies in ipsa videatur.
In esso conosciamo
il bello e il brutto che c'è in noi;
Ibi enim foeda ibi puchra nostra cognoscimus
In esso abbiamo la verifica
del nostro progresso
e della nostra lontananza dalla mèta
Ibi sentimus quantum proficimus
ibi a provectu quam longe distamus".
Commento morale a Giobbe, II, 1, 1. Città Nuova Editrice, Roma 1992, p.161.
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