"La santa Chiesa, stabilita nell'afflizione durante tutto il tempo della sua peregrinazione, quando subisce ferite, quando soffre per la caduta dei suoi membri, deve sopportare, oltre a tutti gli altri nemici di Cristo, anche quelli che portano il nome di Cristo.
(Sancta itaque Ecclesia omni hoc tempore peregrinationis suae in afflictione constituta, cum vulnera sustinet, cum membrorum suorum lapsus dolet, insuper alios sub Christi nomine tolerat hostes Christi").
Commento morale a Giobbe, I, III, 42, Città Nuova Editrice/1, Roma 1992, p.281.
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