"Esultano grandemente quando trovano un sepolcro (Gb 3,22)...Se al fatto di scavare il tesoro si aggiunge quello di trovare un sepolcro, è necessario tener ben presente che gli antichi seppellivano i morti insieme con i loro tesori. Perciò chi cerca un tesoro è contento quando trova un sepolcro. E anche noi che cerchiamo la sapienza, quando svolgiamo le pagine della Sacra Scrittura e quando consideriamo gli esempi di quanti ci hanno preceduto, attingiamo in qualche modo gioia dal sepolcro, perché troviamo ricchezze spirituali presso i morti (cum Sacrae Scripturae paginas volvimus, cum exempla praecedentium perscrutamur, quasi ex sepulcro gaudium sumimus, quia mentis divitias apud mortuos invenimus)... Perciò diventa ricco mediante un sepolcro chi, grazie agli esempi dei giusti, è elevato fino a possedere il dono della contemplazione. (Sepulcro ergo dives effictur qui per exempla iustorum in contemplationis virtute sublevatur)".
Commento morale a Giobbe, I, V, 10. Città Nuova Editrice/1, Roma 1992, pp. 393-395.
1 commento:
Che meraviglia!
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