"L'ipocrita che disdegna di vivere secondo le parole della Legge e si serve dell'insegnamento per ottenere privilegi, sarà giudicato ladro, perché insegnando la verità si appropria della lode riservata alla vita dei giusti.
(Hipocrita igitur, quia secundum verba legis quae novit vivere contemnit, et de doctrina favores quaerit, fur iudicabitur, quia per hoc quod iusta loquitur, laudem sibi vitae iustorum rapit)".
Commento morale a Giobbe, III, XV, 18, Città Nuova Editrice/2, Roma 1994, p. 445.
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