"E' un inganno proprio degli arroganti chiedere se hanno sbagliato quando sanno di non avere sbagliato; mentre non si preoccupano di cercare e di chiedere se hanno sbagliato quando si rendono conto d'aver sbagliato veramente. Gli arroganti non desiderano essere umili, ma apparire tali (Arrogantes...non esse sed videri humiles appetunt)".
Commento morale a Giobbe, V, XXVI, 2, Città Nuova Edtitrice/3, Roma 1997, p.449.
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