"Se chi intende correggere
si lascia vincere dall'ira,
anziché correggere
opprime"
(Si is qui corrigere nititur
ira superatur,
opprimit antequam corrigat)".
Commento morale a Giobbe, V, XXVI, 78. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p. 527.
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