"Se i santi volessero predicarci ciò che essi comprendono quando si inebriano delle celesti contemplazioni e non cercassero di temperare con misura e sobrietà la loro scienza, chi potrebbe accogliere in un alveo ancora angusto quei torrenti della fonte divina?".
Commento morale a Giobbe, VI, XXX, 48. Città Nuova Editrice 1/4, Roma 2001, p. 201.
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