"I figli della Chiesa
crescono lungo acque correnti,
perché ciascuno di essi
riceve
la fecondità del frutto
dall'insegnamento della Sacra Scrittura,
che scorre nel tempo.
(Ecclesiae filii
bene iuxta praeterfluentes aquas
germinare perhibentur,
quia unusquisque eorum
ubertatem ad fluctum percipit
ex doctrina sacri eloquii,
quae temporaliter percurrit)".
Commento morale a Giobbe, VI, XXXIII, 11. Città Nuova editrice1/4, Roma 2001, p.421.
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