"La santa Chiesa, che nei primi
tempi, oppressa da innumerevoli tentazioni, perse sia il popolo d'Israele sia
molti pagani, riceverà alla fine il doppio di quelli che non riuscì a
guadagnare, perché in essa il numero dei fedeli di ambedue le nazioni si
moltiplicherà maggiormente. Quando il Signore inviò i suoi discepoli a recare
l'annuncio, il Vangelo dice che li inviò a due a due, perché essendo due i
precetti della carità e non potendo con meno di due formare una società, i
santi predicatori comprendessero, dal carattere stesso della loro missione,
quanto dovessero amare la concordia della società (praedicatores sancti ex
ipsa qualitate suae missionis cognoscerent quantum concordiam societatis
amarent)".
Commento morale a Giobbe, VI, XXXV, 41, Città Nuova Editrice 1/4,
Roma 2016, p.591.
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