Parco Archeologico Religioso CELio

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sabato, marzo 16, 2013

TESTI E MASSIME DI GREGORIO MAGNO PAPA

"Se nessuna delle spiegazioni (della metafora biblica) che io propongo soddisfa il mio lettore, ben volentieri io seguirò lui se, ovviamente, riesce a trovarne una più consona al testo e più profonda.
Lo seguirò come un discepolo segue il maestro, perché ritengo donato a me personalmente ciò che egli intende meglio di me.
Infatti tutti noi che, pieni di fede, osiamo parlare di Dio, siamo strumenti della verità. (Omnes enim qui fide pleni de Deo aliquid sonare nitimur, organa veritatis sumus).
E la verità può far sentire la sua voce tanto per mezzo mio ad un altro, quanto per mezzo d'un altro a me. Essa sta in mezzo a noi e ci tratta tutti con equità. Spesso tocca uno perché ascolti bene ciò che egli fa sentire per mezzo d'un altro, spesso anche tocca un altro perché faccia sentire bene ciò che gli altri debbono ascoltare. ...Alcune volte viene concessa la parola della predicazione per merito di entrambi, altre volte viene sottratta per colpa di entrambi".
(Omelie su Ezechiele 2,2,1. Testo in Guido Innocenzo Gargano, Il Libro la Parola e la Vita. L'Esegesi biblica di Gregorio Magno, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013, p.59).

Questa pagina di Gregorio Magno mi è stata richiamata alla memoria del gesto straordinario compiuto da Papa Francesco quando, prima di benedire la folla che lo accoglieva in Piazza San Pietro, dopo la sua elezione, ha chiesto un attimo di silenzio perché tutto il popolo chiedesse a Dio di colmare il papa della benedizione divina che egli avrebbe poi trasmesso al popolo stesso. E' stato un gesto avvertito subito con profonda compartecipazione come risultava dal silenzio profondo che si era creato in piazza San Pietro, segno, secondo me della graditudine verso un Papa che mostrava di credere fermamente nel carisma <epicletico> del Popolo di Dio.

(Post scriptum: <epiclesi> è una parola greca che si traduce con <invocazione> e richiama la preghiera con cui, nelle celebrazioni liturgiche, si chiede al Padre di concedere alla Chiesa il dono dello Spirito per intercessione del Figlio e Signore Nostro Gesù Cristo).

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