"Nella vostra lettera mi dite di aver molto desiderato la quiete (magnopere quietem quaesisse narratis). Ma con questo voi mostrate di essere giunto opportunamente alla cura pastorale, perché la condizione di dirigere le anime, come va negata a coloro che la desiderano, così va data a quelli che la rifuggono (sicut locus regiminis desiderantibus negandus est, ita fugientibus offerendus)". Lettere, VII,5, Città Nuova Editrice, Roma 1996, p.409).
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