"Riceviamo il frumento del Signore quando nei passi più oscuri, togliendo il velo della lettera, percepiamo il senso profondo della Legge con l'interiorità dello spirito (Frumentum quippe a Domino accipimus, quando in dictis obscurioribus subducto tegmine litterae per medullam spiritus legis interna sentimus). Il Signore ci dà il suo vino quando ci inebria con la sublime predicazione della sua Scrittura (cum Scripturae suae alta praedicatione nos debriat). Ci offre il suo olio quando guida la nostra vita con soave dolcezza grazie alle parole più chiare o più comprensibili (cum praeceptis apertioribus vitam nostram blanda lenitate disponit). Moltiplica l'argento quando ci svela parole piene della luce della verità (cum nobis luce veritatis plena eloquia subministrat). Ci arricchisce con l'oro quando irradia il nostro cuore con lo splendore più alto (quando cor nostrum intellectu summi fulgoris irradiat)". (Regola Pastorale, Parte terza, XXIV, Città Nuova Editrice, Roma 2008, p. 175).
Gregorio Magno è convinto che il Signore <figurate praecipit>, cioè insegna utilizzando figure, metafore, allegorie, parabole. Perciò trova un insegnamento prezioso anche in semplici riferimenti al frumento, al vino , all'olio, all'argento, all'oro, etc. che trova osservando la natura o leggendo l'uno o l'altro passo della Bibbia. E' sua convinzione infatti che tutte le realtà della natura siano la <grammatica> utilizzata da Dio per parlare all'uomo!
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