Parco Archeologico Religioso CELio

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sabato, luglio 20, 2013

TESTI E MASSIME DI GREGORIO MAGNO PAPA

"Siccome la pace non può essere stabile se non tra due parti, quando i cattivi la rifuggono, i buoni debbono trattenerla nella propria interiorità (quia pax nisi in duabus partibus firmari non valet, cum hanc mali fugiunt, boni tenere medullitus debent). L'apostolo dice: <Per quanto dipende da voi> (Rom 12,18) per spiegare quanto sia importante  che la pace rimanga in noi anche quando è respinta dal cuore dei cattivi (ut videlicet  in nobis maneat, etiam cum a pravorum hominum mente repellitur). Questa pace poi la raggiungiamo davvero quando incalziamo le colpe dei superbi tenendo insieme carità e giustizia, così che amiamo le persone odiando i loro vizi (cum eos diligimus et eorum vitia odio habemus). L'uomo è certamente opera di Dio, ma il vizio è opera dell'uomo. Noi, dunque, distinguiamo ciò che ha fatto Dio e ciò che ha fatto l'uomo, quando non odiamo l'uomo a motivo del suo errore né amiamo l'errore a motivo dell'uomo (neque propter errorem odio habemus hominem neque propter hominem diligamus errorem). Osteggiamo dunque nell'uomo il male della superbia, perché l'uomo stesso sia liberato dal suo nemico che è l'errore. L'onnipotente Redentore nostro procurerà poi vigore alla carità e alla giustizia così che egli stesso concederà a noi, distaccati da noi stessi, l'unità del suo Spirito (et ipse prestabit nobis, longe a nobis positis, unitatem spiritus sui)...Ma occorre pregare dal profondo del cuore, perché - sotto la guida della grazia di Dio -nessun'onda sopravvenendo dall'esterno ci turbi e la mano della sua provvidenza estragga da noi l'ammasso accumulato nella parte più profonda della nostra sentina (ita ex totis orandum est visceribus ut... suae providentiae dextera cumulum sentinae nobis interioris exhauriat)".

(Lettere V, 41. Editrice Città Nuova, Roma 1996, pp. 203 - 205).

Papa Gregorio constata quanto sia difficile coniugare carità e giustizia, ma non demorde. Si fida della grazia di Dio ma, nello stesso tempo, non scende a compromessi di nessun tipo quando sono in gioco valori da lui ritenuti irrinunciabili, salvando in tutto, ovviamente e sempre, la carità.

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