"L'uomo possiede ciò che insegna
se non si rallegra di essere conosciuto
ma di essere utile
(Tunc possidet homo quod docet,
quando se non gaudet innotescere
sed prodesse).
Chi parla in nome di Dio,
dopo essere uscito fuori a parlare per l'utilità del prossimo,
venga sempre richiamato dall'umiltà
ad esaminare i segreti del proprio cuore
(Is qui ex Deo loquitur,
postquam pro utiliatate proximorum loquendo foras exierit,
ex humilitate semper
ad discutienda cordis sui secreta revocetur)".
Omelie su Ezechiele, I, XII, 12. Città Nuova Editrice, Roma 1992, p. 371.
Nessun commento:
Posta un commento