"L'anima perfetta cerca con ogni cura non solo di evitare di compiere il male, ma di togliere via anche tutto ciò che di sporco scorre nei pensieri (Perfecta enim mens sollerter invigilat ut non solum perversa agere renuat, sed omne etiam quod in se per cogitationes turpiter liquatur tergat). Ma spesso dalla stessa vittoria nasce la guerra: quando si vince il pensiero impuro, l'animo del vincitore è colpito dalla superbia. E' dunque necessario elevare l'anima per mezzo della purezza, in modo tale però che debba prontamente abbassarsi nell'umiltà (Sic ergo necesse et per munditiam erigi ut tamen sollicite debeat in humilitate sbsterni)".
Commento morale a Giobbe, I, III, 59. Città Nuova Editrice/2, Roma 1992, p.295.
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