"L'ipocrita possiede talvolta nella sua condotta
qualcosa di solido, qualcosa di valido;
ma fingendo di avere numerose virtù che non ha,
finisce per perdere anche quelle che ha.
(Habet namque hypocrita
nonnumquam forte ac validum aliquid in operatione;
sed dum multa bona se simulat habere quae non habet,
perdet etiam ea quae habet)".
Commento morale a Giobbe, III, XV, 12. Città Nuova Editrice/2, Roma 1994, p. 439.
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