"L'autorità di chi parla viene meno,
se la parola non è confermata dall'esempio....
Come potrà un altro obbedire alle parole
di chi dimentica di ascoltare ciò che va ripetendo
ed egli stesso rinnega con le opere
ciò che con la parola predica, con la sua bocca? ...
Penetra nel cuore di ascolta
soltanto la parola
di chi mette in pratica
ciò che fa udire con la sua voce
(Illa vox cor audientis penetrat,
quae hoc quod sonuerit
opere conservat)".
Commento morale a Giobbe, IV, XIX, 13, Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p. 33.
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