"Alcuni di solito sono molto generosi con gli estranei ma, rifiutando la grazia della vita comune, non accettano i poveri come compagni di vita nella vita domestica.
(Nonnulli solent exterius multa largiri, communis autem vitae gratiam repellentes, habere pauperes socios in domestica conversatione refugiunt)".
Commento morale a Giobbe, IV, XXI, 26. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p. 203.
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