"E' ormai caduto nel pozzo chi commette ciò che la legge divina proibisce (Iam in puteum cecidit qui hoc quod divina lex prohibet perpetravit); ma se non l'opprime una lunga abitudine, il pozzo non ha ancora serrato la sua bocca. Ne esce tanto più facilmente quanto meno è prigioniero dell'abitudine (Tanto facilius egreditur, quanto minori consuetudine coartatur)."
Commento morale a Giobbe, V, XXVI, 65. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p. 515.
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