"Ogni peccato è senza fondamento perché per sua natura non sussiste. Il male non è una sostanza. Tuttavia qualunque esso sia, si lamenta della natura del bene.
(Omne peccatum fundamentum non habet, quia non ex propria natura subsistit. Malum quippe sine substantia est. Quod tamen, utcumque sit, in boni natura coalescit)".
Commento morale a Giobbe, V, XXVI, 68. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p. 517.
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