"Ci sono alcuni che hanno un umile sentimento di sé, poiché, pur trovandosi in mezzo agli onori, ritengono di essere soltanto polvere e cenere, ma davanti agli uomini non vogliono apparire spregevoli e, contrariamente a ciò che pensano di se stessi, si ammantano esteriormente di un rigoroso decoro. E ci sono altri che desiderano apparire vili davanti agli uomini, non tengono conto di quel che sono mostrandosi spregevoli, ma dentro di loro si gonfiano per il merito stesso dell'ostentata umiltà, e tanto sono superbi nel cuore quanto apparentemente calpestano la superbia".
Commento morale a Giobbe, V, XXVII, 78. Città Nuova Editrice/3, Roma 1997, p. 615.
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