"Vi sono alcuni che ricevono grandi doni di virtù e spiccano per eccelse qualità nel guidare gli altri: sono puri per l'impegno nella castità, solidi per la serietà della mortificazione, forniti di tesori di dottrina, umili per longanimità di pazienza, dignitosi per la forza dell'autorità, gentili in forza della pietà, rigorosi nella severità della giustizia. Costoro se rifiutano le grandi responsabilità nel ministero delle anime anche quando vi sono chiamati, finiscono spesso col trovarsi privi dei dono che hanno ricevuto non solo per sé ma anche per gli altri. Attenti ai propri vantaggi e non a quelli del prossimo, si privano essi stessi di doni di cui vorrebbero fruire esclusivamente (Nonnulli...cumque sua et non aliorum lucra cogitant, ipsis se, quae privata habere appetunt, bonis privant)".
Regola pastorale, I, 5. Città Nuova Editrice, Roma 2008, p.19.
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