"Non c'è nessuno, in verità, che viva in modo da non cadere in qualche colpa. Desidera dunque essere amato più della verità chi pretende, contro l'evidenza, che nessuno gli debba perdonare qualcosa.
(Nemo quippe est, qui ita vivat, ut aliquatenus non delinquat. Ille ergo se ipsum amplius veritatem desiderat amari, qui sibi a nullo vult contra veritatem parci)".
Regola pastorale, II, 8. Città Nuova Editrice, Roma 2008, p.71.
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