"Colui che è difeso dalla
coscienza, rimane libero anche in
mezzo alle accuse; mentre non può essere libero colui che
si sente posto sotto accusa anche solo dalla sua coscienza, che
giudica nel cuore. (Quem conscientia defendit,
et inter accusationes liber est; et liber vel
sine accusatione esse non potest, si
sola quae interius addicit conscientia accusat) (Gregorio
Magno, Lettere/2, VII,14, Città Nuova Editrice, Roma 1996, p.
435).
Queste parole furono scritte da Gregorio Magno nel novembre
del 596! Se gli uomini e gli ecclesiastici le avessero tenute presenti,
quanto grande sarebbe stato il rispetto per la coscienza propria e quella
altrui! Benedetto XVI e Papa Francesco ci
stanno insegnando, con la loro vita e le loro scelte, la preziosità di quanto
scriveva Papa Gregorio tanti secoli fà!
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