"Quando i cattivi coprono di insulti i loro pari, ammutoliscono non appena si sentono rispondere per le rime. Ma quando lanciano insulti contro i buoni non incorrono in nessuna molestia, perché parlano contro chi tace, e non si sentono rinfacciare quel che meritano, perché i giusti non rispondono con insulti, neppure quando sono costretti a sentire quello che non sono (iusti convicia non reddunt, etiam dum coguntur audire quod non sunt)".
Commento morale a Giobbe, III, XIII, 4. Città Nuova Editrice/2, Roma 1994, p.313.
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