"Diciamo nella preghiera del Signore:
Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Ecco, diciamo nostro il pane,
e tuttavia chiediamo che ci venga donato.
Diventa nostro quando lo riceviamo
e tuttavia è di Dio,
perché è lui che ce lo dona.
(Ecce et nostrum dicimus
et tamen ut detur oramus.
Noster quippe fit, cum accipitur,
qui tamen Dei est,
quia ab illo datur)".
Commento morale a Giobbe, V, XXIV, 13. Città Nuova Editrice/3 Roma 1997, p. 351.
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