"Chi desidera comprendere davvero chi egli è,
deve osservare quelli che non sono come lui
in modo da misurare,
confrontandosi con la bellezza dei buoni,
quanto può diventare deforme
se abbandona il bene.
(Qui plenissime intellegere appetit qualis est,
tales nimirum debet conspicere qualis non est
ut ex bonorum forma matiatur
quanto ipse deserto bono
deformis est)".
Commento morale a Giobbe, V, XXIV, 15. Città Nuova Editrice/3 Roma 1997, p.353.
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