"L'amico della giustizia guarda il volto del giudice, ma dentro di sé si rasserena per la buona testimonianza della coscienza; e non avendo dentro di sé motivo per temere, trova favorevole tutto ciò che lo riguarda.
(Iustitiae amicus decernentis vultum conspicit, sed intus de testimonio bonae recordationis hilarescit; et quo apud se quod metuat non habet, eo omne quod erga semetipsum est blandum videt)".
Commento morale a Giobbe, VI, XXXII, 9. Città Nuova Editrice 1/4, Roma 2001, p. 359.
Nessun commento:
Posta un commento