"Più si diventa degni
e più ci si rende conto di essere
indegni,
e ci si accorge
di essere lontani dalla rettitudine
quanto più ci si avvicina ad essa.
(unde
dignior efficitur,
inde
sibimet indigna videatur;
et tunc
rectitudine longe
se esse sentiat,
cum appropinquat)".
Commento morale a Giobbe, VI, XXXII, 1. Città Nuova Editrice1/4, Roma 2001, p.345.
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